Sanità

Nel decreto è stata recepita l'intesa siglata il 2 luglio 2015 dal Governo e dalle Regioni, in sede di Conferenza Stato-Regioni, sulla spesa sanitaria e sulla revisione del patto triennale per la salute 2014-2016. Intesa che ha previsto una riduzione del livello complessivo del finanziamento del Servizio sanitario nazionale, pari a 2,352 miliardi di euro annui, a decorrere dal 2015.

Sono stati inoltre disposti alcuni interventi sulla spesa per l'acquisto di beni e servizi nel settore sanitario, per dispositivi medici e per farmaci; si è puntato inoltre a una rinegoziazione, da parte degli enti ed aziende del Servizio sanitario nazionale, dei contratti in essere con i fornitori dei beni e servizi, con possibilità, in caso di esito negativo della rinegoziazione, di risolvere il contratto in essere. Per i beni e servizi la rinegoziazione punta a conseguire una riduzione, su base annua, del 5 per cento del valore complessivo dei contratti in essere.

Saranno multati i medici che prescriveranno degli esami superflui e inutili. Si prevedono infatti misure di riduzione del trattamento economico a carico del medico, in caso di "comportamento prescrittivo" non conforme alle condizioni ed indicazioni stabilite dal decreto del ministro della Salute, previa intesa sancita in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, che individuerà le condizioni di erogabilità e le indicazioni di appropriatezza prescrittiva delle prestazioni.