La leale collaborazione non si declama ma si attua con l'esempio di ogni giorno

 

"Il 2020, l'anno del Covid-19, è stato uno spartiacque per la storia delle Regioni e ha coinciso con i loro 50 anni di vita. Nel funzionamento delle amministrazioni pubbliche e nel rapporto tra amministrazioni centrali e territoriali nulla sarà più come prima.

La leale collaborazione a cui ci richiama quotidianamente il Presidente della Repubblica (l'ho ricordato anche oggi alla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali) deve essere non solo declamata ma praticata nelle azioni di tutti i giorni.

Deve essere dovere di tutti, ad ogni livello istituzionale, ridurre il contenzioso davanti alla Consulta tra Stato e Regioni. E per farlo non vedo che una strada: una moderna conciliazione preventiva. Parliamoci di più prima, confrontandoci nel merito dei provvedimenti.

La gestione in emergenza dei provvedimenti su salute ed economia, nell'anno più drammatico della nostra storia recente, ci insegna che possiamo farcela. Anteponiamo sempre gli interessi comuni, attuando i principi costituzionali della leale collaborazione."
Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia.

 

(Testo a cura dell'Ufficio Stampa)