Coraggio sul BES: politiche pubbliche per migliorare la qualità della vita

“Il Piano per il Rilancio e le sfide che abbiamo di fronte su sanità, ambiente, scuola e lavoro impongono scelte coraggiose sulla misurazione delle politiche pubbliche. Con la Riforma del Bilancio dello Stato, approvata nel 2016 con oltre l'80% dei voti favorevoli in Parlamento, abbiamo inserito per la prima volta nel nostro ordinamento il Bes, gli indicatori di Benessere equo e sostenibile. Indicatori che entrarono però nella mediazione finale, come allegati al Def e misurano la qualità della vita. È stata una battaglia fortemente voluta da noi e la portammo avanti, e con successo, con Giulio Marcon allora deputato di SEL e oggi tornato a rappresentare “Sbilanciamoci!”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a margine degli Stati generali.
“Ieri sera ne abbiamo riparlato agli Stati generali proprio con Sbilanciamoci, con l'Associazione Bene Comune, con il Social Impact Agenda per l’Italia, con i ragazzi di Fridays For Future, con l’ASviS. L’AsviS rappresentata da Enrico Giovannini che, anche da presidente Istat, ha fortemente voluto la valutazione degli indicatori sulla qualità della vita”.
“Nel 2016 facemmo un passo avanti anche perché lo imposi da relatore e primo firmatario della legge di Riforma del Bilancio almeno come allegato al Def, nonostante le tante resistenze, ma ci ripromettemmo di riprovare a rendere le politiche subordinate alla valutazione preventiva d’impatto sulla qualità della vita. Penso sia arrivato il momento per completare quel percorso che vede l’Italia in prima linea nella misurazione della qualità dell’aria, del consumo del suolo, dell’indice di povertà così come dell’indice sulla qualità della scuola e dei servizi pubblici. Le dodici dimensioni che caratterizzano il Bes costruito da Istat in questi anni dobbiamo renderle più vincolanti e inserirle direttamente nel Bilancio dello Stato. È una sfida ambiziosa ma possiamo riuscirci in Italia e nel resto d’Europa per rendere i bilanci pubblici ancora più equi e giusti. 
Rispetto al 2016 oggi sembra di vivere in un'altra epoca storica e credo ci siano tutte le condizioni e tutte le sensibilità in Parlamento per completare quel percorso di trasformazione del bilancio pubblico”.

 (a cura ufficio Stampa)