Un nuovo modello di autonomia differenziata dentro una cornice unitaria. Il nodo è la lotta alle diseguaglianze sociali

"Sull'autonomia differenziata non si riparte da zero, ma dai punti già condivisi. Su tutti gli altri le delegazioni trattanti incontreranno i tecnici del Governo per approfondire le controdeduzioni fatte dall'amministrazione centrale. Recupereremo le parti più costruttive del lavoro fatto dal precedente governo in una cornice nazionale che diventa una sorta di cintura di sicurezza del Paese. Costruiremo un modello che non lascerà indietro nessuno: si leggerà autonomia ma anche sussidiarietà, nuovo modello sociale e lotta senza quartiere alle diseguaglianze. 

Noi l'autonomia differenziata vogliamo farla, ma vogliamo che rispetti la Costituzione a partire dall'art. 3 che ci impone di rimuovere ogni diseguaglianza di ordine sociale".

 

 

(Testo a cura dell'Ufficio Stampa)