L'intervento nelle aree in ritardo di sviluppo spetta allo Stato

"Noi crediamo nell'autonomia differenziata e vogliamo arrivare ad un accordo win-win, dove il Sud deve agganciare il Nord, ma anche le aree del Nord in ritardo di sviluppo devono agganciare quelle più sviluppate. 

Siamo disposti a correre ma dobbiamo essere certi che si intervenga per non lasciare indietro nessuno. Per questo ho detto a tutte le Regioni di sedersi al tavolo, quelle del Nord e quelle del Sud, per provare a costruire un modello condiviso. Ed è quello che stiamo facendo con la legge quadro che porteremo giovedì in conferenza Stato Regioni. 

Se la politica asseconda solo certe pulsioni di pancia il rischio è dietro l'angolo. Il percorso dell'autonomia va costruito dentro un perimetro in cui l'arbitro è lo Stato: va stabilito che una quota delle risorse vada prioritariamente alle aree in ritardo di sviluppo". Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a margine di un incontro a Torino con il sindaco, Chiara Appendino.

 

(Testo a cura dell'Ufficio stampa)