La legge della regione Veneto n. 4/2004 disciplina norme sulla trasparenza dell’attività amministrativa regionale. In particolare, la disposizione di cui all’articolo 3 prevede che, fatto salvo quanto disciplinato dalle norme vigenti, l’amministrazione regionale proceda immediatamente al trasferimento di sede o alla attribuzione ad altro incarico del dipendente condannato, per i reati contro la pubblica amministrazione, con sentenza di primo grado. Tale previsione attiene ad ambiti sottratti alla sfera di competenza regionale, in quanto la predetta materia (disciplinata dalla L. n. 97/2001) interferisce sul rapporto di lavoro del dipendente regionale ed invade l’ambito di competenza esclusiva statale relativo alla materia dell’ ”ordinamento civile e penale” (articolo 117, comma 2, lettera l) della Costituzione).
Per tali ragioni si ritiene che, pur riscontrando nella legge regionale il richiamo all’osservanza della normativa vigente, tale materia non attenga meramente all’organizzazione della regione, in quanto incide nella sfera del potere legislativo statale, in ragione di esigenze di unità ordinamentali.
Si ritiene pertanto di sollevare la questione di legittimità costituzionale della legge regionale in esame dinanzi alla Corte Costituzionale, ai sensi dell’articolo 127 della Costituzione.